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Servizio sanitario pubblico in Italia per gli Iscritti Aire Irlanda

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Scrivo questo articolo perchè ho notato che molto spesso viene fatta confusione riguardo al registrarsi o meno all’A.I.R.E. in Irlanda (Anagrafica degli Italiani Residenti all’estero). Questo poichè si pensa di non usufruire del Servizio Sanitario Nazionale Italiano quando in vacanza nella nostra terra natale o di perdere i nostri diritti di cittadini Italiani all’estero.

La storia invece è tutt’altro che diversa. Ti ricordo comunque che sarà sempre bene informarsi sia presso l’ambasciata Italiana a Dublino, presso il vostro Comune dove era solito risiedere in Italia e alla vicina Asl Italiana.

Prima di tutto, seppure già spiegato molto bene nel nostro Forum sull’Irlanda a riguardo dell’A.I.R.E, voglio spendere giusto qualche riga per ricapitolarlo. L’AIRE nasce nel 1988 (grazie all’On. Tremaglia) e adottato dal 1990 al fine di poter vedere riconosciuti all’estero i diritti dei nostri connazionali, quelli, come me ad esempio che pur abitando a Dublino, Irlanda hanno ancora la cittadinanza Italiana. Uno dei primi diritti che sicuramente fu riconosciuto è quello di poter votare dall’Irlanda, cosa che non era possibile fare prima. Inoltre grazie alla rete telematica presente in ambasciata, se registrati all’A.I.R.E. possiamo ottenere comodamente tramite l’Ufficio Consolare i documenti Anagrafici, come stato civile, certificato di nascita, etc, etc.

Dovere: chi si dovrebbe registrare all’AIRE? Seppur non costituisca un reato il non iscriversi, coloro che intendono stare in Irlanda per più di un anno e che comunque hanno un progetto di rimanerci a tempo indeterminato, si dovrebbero registrare entro 90 giorni dall’arrivo in Irlanda. Questo infatti permette al Comune di ultima residenza di sapere dove siete per eventuali comunicazioni ufficiali e come scritto sopra ottenere tramite l’Ufficio Consolare tutti i moduli che di solito sono prodotti dal Comune di residenza Italiano. Non per ultimo la possibilità di votare dall’Irlanda.

Perchè in alcuni casi ci sono Italiani in Irlanda che non vogliono registrarsi all’A.I.R.E. ? Alcuni Italiani che vivono da qualche tempo in Irlanda, hanno paura di perdere il diritto alle cure mediche del Servizio Sanitario Nazionale Italiano qualora si registrano all’A.I.R.E. Cosa cè di vero dietro a tutto questo? Di vero c’è che quando ci si iscrive in tale registro, ci viene tolto il medico di famiglia Italiano. Ma questo penso sia normale visto che andando a vivere all’estero si presuppone che per una visita usufruisca di un  G.P. Irlandese piuttosto che acquistare un biglietto aereo e andare in Italia. Si, è vero, il medico di famiglia in Irlanda ha un costo e non è gratis. Tuttavia se mi recassi in Italia per farmi curare dal mio medico di famiglia quanto dovrei pagare per il biglietto aereo? Sicuramente di più che pagare un dottore in Irlanda. Questo è solo la punta dell’iceberg perchè se leggi sotto ti spiego molto di più e in positivo.

Servizio Sanitario Italiano per i residenti A.i.r.e. in Irlanda: Come funziona? Un altra, forse incomprensione fra i nostri connazionali in Irlanda è il fatto che essendo registrati all’A.I.R.E. non si possa usufruire degli ospedali o dei trattamenti come quando abitavamo in Italia. Anche questa è forse una leggenda metropolitana. Infatti come residenti in Irlanda abbiamo diritto ai trattamenti e visite mediche quando siamo all’estero (inteso fuori dall’Irlanda). Il Ministero della Salute Irlandese H.S.E. (Health Service Executive) ha introdotto dal 2004 insieme agli altri stati membri EU la European Health Insurance Card, una carta offerta gratuitamente a tutti i residenti in Irlanda (ndr. Anche A.I.R.E. appunto) e che offre a coloro che si recano fuori dall’Irlanda (nel nostro caso in Italia) un trattamento medico come se fossimo ancora residenti cioè passando tramite il classico ticket da pagare. Questa carta sostituisce quello che in Italia era il modello E111.

foto della tessera europea di assicurazione malattia Irlanda

Nel sito della European Health Insurance Card si fa riferimento ad un viaggio all’estero (nel nostro caso Italia) con lo scopo di vacanza, ricerca lavoro, business, divertimento e non specificatamente per motivi di salute (cioè che mi reco in Italia solo per farmi visitare). Ovviamente starà a noi prima di tutto avere quell’accortezza di non dire al mondo che ci rechiamo in Italia magari per farci curare e basta. Tuttavia, anche questo forse non tutti sanno che se io ho bisogno di ritornare in Italia per un periodo prolungato di visite e cure mediche (maggiore di 30 giorni) posso recarmi nel mio Comune di residenza e togliermi dall’AIRE per il tempo che mi serve per curarmi e riscrivermi a un medico di famiglia. Una volta che starò meglio e ritornato a Dublino per esempio potrò riscrivermi nuovamente.

Se il medico di famiglia Italiano mi è stato tolto dopo essermi registrato all’AIRE come faccio ad avere una impegnativa per un analisi o una visita specifica in Italia (es. analisi del sangue)?

Anche questa è una domanda molto frequente che spesso sento dire. E’ vero che il medico di famiglia ci viene tolto e cioè che non siamo più sotto la sua copertura, tuttavia se ci servono delle impegnative per analisi o cure (ovviamente devo pagare il ticket) un medico di famiglia dei nostri genitori può farlo. Inoltre presso ogni Pubblica Assistenza come Croce Verde o Misericordia ubicata in ogni città Italiana esiste un ambulatorio dove un dottore può offrirci tale assistenza. Questo è possibile grazie a un sistema di credito-debito delle prestazioni medico sanitarie tra i vari paesi Europei nell’arco di un anno. Nel nostro caso Italia e Irlanda. Infatti dietro al foglio di impegnativa il dottore in Italia dovrà compilare i dati riportati sulla tessera sanitaria Europea Irlandese con il pps number e il codice che ci è stato dato. Tale spazio è appunto riservato per le cure assistenziali per residenti all’estero. Questo significa che il dottore che avrà compilato tale impegnativa avrà registrato tale servizio come svolto ad un residente all’estero. Non essendo dottore non so se tale servizio poi sarà a lui retribuito. Fatto sta che tale servizio è stato comunque da lui registrato.

Per concludere, siccome la sanità Italiana viene decentrata per regione, può a volte capitare che una regione sia un po più rigida rispetto ad un altra. Oppure ad esempio in alcuni distretti Sanitari della provincia o di quei piccoli paesini siano meno pratici di queste cose perchè non hanno mai avuto un caso di residente all’estero.  Cosa da considerare sopratutto per il fattore tempo, poichè se non sanno come fare vi potrebbero spedire in un altro ufficio e farvi fare il ping pong da un ufficio a un altro, anche se oggi giorno è molto raro.

Spero che questo articolo ti sia stato di aiuto a chiarire meglio la situazione dell’Italiano residente in Irlanda.

Donald Piccione

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Donald Piccione Fondatore ed Editore di Tuttoirlanda, Donald vive a Dublino dal 2005 dove ha potuto assistere alla crescita ed al declino dell'economia Irlandese. Ha lavorato per Compagnie Multinazionali con ruoli e realtà differenti. Nel 2018 ha conseguito un Master in Marketing ed attualmente lavora come Digital Marketing Manager a Dublino.

Comment(5)

  1. Ciao Donald, so che molti italiani per ricevere assistenza sanitaria si recano presso i gp mostrando semplicemente la tessera sanitaria italiana che da quanto ho capito ti permette di usufruire gratuitamente del servizio sanitario irlandese (credo che poi il servizio venga pagato dallo stato italiano).
    E’ vero questo ? E soprattutto se sono un lavoratore in irlanda, con pps number posso comunque usufruire gratuitamente del servizio presentando la tessera sanitaria italiana? nel momento in cui mi iscrivessi all’aire la mia tessera sanitaria non sarebbe piu valida ?

    Grazie!

    1. Ciao Giuseppe,
      la cosa non é cosí semplice da spiegare in poche righe. In pratica bisogna distinguere tra residente o lavoratore in Irlanda e turista. Per turista significa che tu risiedi in Italia e sei registrato al tuo dottore di famiglia. In tale frangente hai diritto a cure mediche in Irlanda (o estero in EU) nel caso tu ne abbia bisogno. Come hai scritto tu, tali cure sono di solito gratuite. Nel caso che tu pagassi qualcosa, una volta di ritorno in Italia verrai rimborsato.
      Se sei residente o comunque lavori in Irlanda, in tal caso il GP va pagato. Vi sono circostanze per le quali puoi ricevere assistenza gratuita. Queste sono calcolate in base a quanto guadagni. Se hai un lavoro full time “normale”, non rientri in tali condizioni.
      In molti la tentano con la tessera sanitaria Italiana o fanno finta di essere turisti. A dirtela tutta io preferisco pagare 50 Euro e non rischiare che magari in futuro chissá non venga fatto un controllo e dover pagare pure la multa.

  2. Ciao Donald,
    grazie per le info. Mi sono confrontata con alcune persone italiane che vivono a Cork e tutte continuano a dirmi che non hai diritto ad alcun tipo di assistenza sanitaria in italia una volta iscritto all’AIRE. Ho anche consultato il sito della European Health Insurance Card che invece mi conferma quanto detto da te….scusa sono un po’ confusa al momento. Vorrei avere qualche conferma al riguardo…nel senso se mi faccio male (mi rompo un braccio, mi taglio un dito) ho diritto a cure? devo pagarle? A quali tipi di cure in caso posso accedere gratuitamente?
    Grazie mille!

    1. Ciao Martina, se ti tagli un dito magari con un cerotto potresti risolvere la cosa 🙂 Un pó meno se ti rompi un braccio (speriamo mai). In tal caso rientrando nella casistica di emergenza, con la EHIC hai diritto allo stesso trattamento di un italiano residente in Italia. Come dichiarato nel sito ufficiale della Commissione Europea “Non copre i costi se si viaggia al solo scopo di ottenere cure mediche”. Questa é la chiave di lettura (come ho anche specificato sopra). Un saluto!

  3. Ciao! Per chi non lo sapesse vi do una news: chi ha una patologia che abbia bisogno di supporto farmacologico (tipo insulina per il diabete) non esiste possibilità alcuna che poterlo comprare (circa €40 per flacone-durata media una settimana) in quanto l’esenzione che si ha in Italia non viene riconosciuta nei paesi dell’UE…non ti viene erogato in Italia, in un unica volta, il fabbisogno per gli svariati mesi di permanenza in un paese diverso e non viene dato neppure il rimborso nel caso in cui te la devi comprare per ovvi motivi..tutto ciò non ha bisogno di commenti..

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