Home News Irlanda Referendum abrogativo 8-9 Giugno 2025: la guida per chi vive in Irlanda

Referendum abrogativo 8-9 Giugno 2025: la guida per chi vive in Irlanda

0

L’8 e 9 giugno 2025 si voterà in Italia per cinque referendum abrogativi su temi cruciali legati a lavoro e cittadinanza. Anche i cittadini italiani residenti all’estero, come in Irlanda, se registrati all’AIRE, potranno votare per corrispondenza ricevendo cinque schede colorate.

Vediamo nel dettaglio cosa significa ogni quesito, quali norme mira ad abrogare, e cosa succede se vince il Sì o il No.

Cos’è un referendum abrogativo?
Un referendum abrogativo serve per cancellare in tutto o in parte una legge esistente. A promuoverlo possono essere 500.000 cittadini o 5 consigli regionali. Perché il referendum sia valido, deve votare almeno il 50% + 1 degli aventi diritto: questo si chiama quorum.

  • Se vince il Si: la norma viene cancellata o modificata
  • Se vince il No o se non si raggiunge il quorum: la norma resta in vigore

Come votano gli italiani residenti in Irlanda?

Se sei iscritto all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), riceverai per posta un plico elettorale con:

  • Un tagliando che conferma la tua registrazione all’AIRE ed il diritto di voto all’estero;
  • le cinque schede referendarie (colorate) e numerate da 1 a 5;
  • una busta bianca dove inserire dentro le 5 schede;
  • una busta preaffrancata per restituire il voto che sará ricevuta dall’ambasciata di Dublino.
  • le istruzioni di voto.

Scadenza: Il voto deve arrivare al Consolato entro le ore 16:00 locali del 5 giugno 2025.

Le 5 schede elettorali per il referendum del 8 e 9 Giugno 2025: significato, norme coinvolte, effetti del Sì o del No

1. Scheda verde – Licenziamenti illegittimi

Scheda 1 - referendum popolare 8-9 giugno 2025

Quesito: Vuoi abrogare la parte del D.Lgs. 23/2015 (Jobs Act) che limita il reintegro nei casi di licenziamento illegittimo?

Norma da abrogare: Art. 3, comma 1, del Decreto Legislativo 4 marzo 2015, n. 23 (Norme sul contratto di lavoro a tutele crescenti). Collegato all’Art. 18 dello Statuto dei Lavoratori (L. 300/1970) modificato.

  • Se vince il Si: il giudice potrà disporre la reintegrazione nel posto di lavoro per licenziamento ingiustificato, anche fuori dai casi di discriminazione o nullità.
  • Se vince il No: rimane l’attuale normativa dove l’azienda può scegliere di non reintegrare il lavoratore e pagare solo un indennizzo economico. Infatti continuerà a essere previsto solo un risarcimento economico nella maggior parte dei casi.

2. Scheda arancione – Licenziamenti nelle piccole imprese

Scheda 2 arancione - referendum popolare giugno 2025

Quesito: Vuoi abrogare il limite massimo all’indennizzo per licenziamento illegittimo nelle piccole imprese?

Il quesito propone di eliminare il tetto massimo di 6 mensilità di risarcimento per i licenziamenti illegittimi nelle aziende con meno di 15 dipendenti.

Norma da abrogare: Art. 9 del Decreto Legislativo 4 marzo 2015, n. 23

  • Se vince il Si: il tetto massimo di 6 mensilità per le indennità nei licenziamenti illegittimi sarà eliminato, consentendo al giudice maggiore discrezionalità.
  • Se vince il No: rimane il limite massimo di 6 mensilità, anche nei casi più gravi.

3. Scheda grigia – Contratti a termine

Scheda 3 colore grigio, referendum popolare 8-9 Giugno 2025 in Italia

Riguarda la flessibilità delle assunzioni a tempo determinato, facilitata da modifiche recenti al “Decreto Dignità”. Il quesito chiede di ripristinare l’obbligo di specificare la motivazione del non rinnovo anche per i contratti a termine inferiori a 12 mesi.

Riferimento normativo: Decreto Dignità (D.L. 87/2018) modificato dal D.L. 48/2023 (cd. Decreto Lavoro).

  • Se vince il Si: ogni contratto a termine dovrà indicare la causa del non rinnovo già dal primo giorno, riducendo la precarietà;
  • Se vince il No: resta la possibilità di stipulare contratti a termine senza causale fino a 12 mesi.

4. Scheda rosso rubino – Sicurezza negli appalti

Scheda 4 -Rosso rubino referendum popolare giugno 2025

Riguarda la tutela dei lavoratori negli appalti e subappalti (es. edilizia, pulizie, logistica). Il quesito vuole ripristinare la responsabilità solidale del committente (la ditta che subappalta a terze parti) per gli infortuni nei cantieri.

Riferimento normativo: Art. 26 del D.Lgs. 81/2008 (Testo unico sulla sicurezza sul lavoro), come modificato dalla Legge 215/2021.

  • Se vince il Sì: il committente potrebbe essere chiamato a rispondere civilmente e risarcire i lavoratori in caso di infortuni.
  • Se vince il No: resta in vigore la limitazione di responsabilità: il committente può non essere obbligato a pagare se il subappaltatore fa errori o truffe e se vi sono incidenti di sicurezza sul cantiere.

5. Scheda gialla – Cittadinanza per naturalizzazione agli stranieri che abitano in Italia.

Scheda 5 gialla - Cittadinanza italiana referendum popolare giugno 2025

Riguarda il requisito dei 10 anni di residenza legale per la cittadinanza agli stranieri che abitano in Italia. Attualmente se uno straniero non italiano abita e lavora in Italia da 10 anni puó presentare la domanda per la cittadinanza italiana (naturalizzazione).

Norma da abrogare: Art. 9, comma 1, lett. f), della Legge 5 febbraio 1992, n. 91 (Nuove norme sulla cittadinanza).

  • Se vince il Sì: il termine sarà ridotto a 5 anni di residenza legale per ottenere la cittadinanza italiana (come funziona attualmente in Irlanda per noi italiani);
  • Se vince il No: resterà l’attuale requisito di 10 anni.

Cos’è il quorum e perché conta?

Il quorum è la soglia minima di partecipazione necessaria per rendere valido ciascun referendum. È fissato al 50% + 1 degli aventi diritto al voto.

Se non viene raggiunto, anche se il Sì prevale, la legge non viene abrogata, cioé cambiata. Il referendum viene quindi annullato.

Donald Piccione Fondatore ed Editore di Tuttoirlanda, Donald vive a Dublino dal 2005 dove ha potuto assistere alla crescita ed al declino dell'economia Irlandese. Ha lavorato per Compagnie Multinazionali con ruoli e realtà differenti. Nel 2018 ha conseguito un Master in Marketing ed attualmente lavora come Digital Marketer a Dublino.

Lascia il tuo commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *